Il secondo miracolo avviene quando incontri Giancarlo e Angela, due che all’osteria e al loro mondo ci credono davvero. Non è un caso che qui abbia sede l’Associazione Osterie Classiche italiane. Giancarlo ne ha di storie da raccontare, sa da sempre come si accoglie la gente, l’oste per lui più che un mestiere è una vocazione. La seconda volta che entri nell’osteria vai già a trovare un amico.

Angela fa poche chiacchiere, lei fa da mangiare; le storie di questa terra, l’amore per l’ospitalità e le cose buone le racconta con i suoi piatti.
E così avviene il terzo miracolo: quello di non stancarsi mai della raffinatezza propria della tradizione gastronomica unita alla sapienza di oggi. Gli antipasti combinano la piada con salumi e verdure locali, i formaggi della collina con le confetture di Angela, i crostini con intingoli saporiti.

La pasta può essere solo fatta a mano per rispettare appieno la consistenza delle tagliatelle, dei ravioli, dei cappelletti,  dei passatelli e di tanti altri primi che si sposano con sughi e condimenti capaci di valorizzare i funghi, la carne di cacciagione, le verdure, o di dar vita a un piccolo capolavoro di semplicità come la pasta e fagioli.
I secondi stanno alla pari: piccioni ripieni, coniglio in porchetta, castrato e costarelle di maiale, salsicce, trippa condita come si deve e tanto altro che ogni stagione invita a portare sulla tavola. Contorni veri con i prodotti del campo e dell’orto, dolci fatti in casa di grande livello.

Le camere al piano di sopra ti invitano a non allontanarti da questo posto per capire come può essere bello davvero qualche giorno nel Montefeltro

Il quarto miracolo: pensi subito a quando tornarci.